Dai borghi rurali agli smart villages

In linea con i regolamenti della PAC 2023-2027, nel Piano strategico nazionale dell’Italia (PSP) il Mipaaf ha previsto l’intervento sugli Smart Villages. Lo Smart Village può essere definito come un centro rurale in grado di utilizzare la tecnologia come elemento abilitante per promuovere interventi innovativi sulla base di forme di pianificazione integrata e partecipata.
L’approccio “Smart Villages” si propone di estendere alle aree rurali e di montagna i benefici delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, per rendere le aree rurali e montane attrattive per vivere e lavorare, nonché sostenibili per il futuro dell’ambiente e delle comunità che le abitano.
L’obiettivo è migliorare le condizioni economiche, sociali e/o ambientali dei territori rurali e forestali, promuovere la multifunzionalità e l’adozione di tecnologie digitali, favorire gli scambi con le zone urbane, con il fine ultimo di accrescere la resilienza di queste aree del paese, migliorare la qualità della vita dei cittadini e contrastare la tendenza allo spopolamento.
Partendo dall’analisi delle sei dimensioni di smartness (Smart Economy, Smart Mobility, Smart Governance, Smart Environment, Smart Living, Smart People) mutuate dal concetto di smart city, il GAL BaTiR sta iniziando ad individuare quelle di maggior interesse per attuare, nella prossima programmazione, la trasformazione smart delle aree montane e rurali del proprio territorio.

Gli interventi potranno riguardare diverse dimensioni della sostenibilità (ambientale, sociale ed economica) e saranno programmati attraverso un confronto con le comunità e gli attori dinamici del territorio, stimolando un cambiamento positivo e sistemico.
Gli ambiti di intervento individuati e da attuare nella prossima programmazione sono molteplici: si va dalla valorizzazione delle filiere produttive locali all’incremento dell’offerta del turismo rurale, dai servizi culturali, didattici, sociali e assistenziali, fino ai progetti collettivi a finalità ambientale. Cruciale anche l’investimento sulla governance, per migliorare il dialogo con imprese e cittadini, anche sfruttando reti e servizi digitali.